sabato 8 settembre 2012

                LA MAGIA DEI TAROCCHI

Usare i Tarocchi per la divinazione significa cogliere il valore simbolico espresso dalle carte che personificano modi di essere, stati di mutamento, modelli di vita che accomunano il genere umano.

I Tarocchi, se ben usati, mostrano le immagini di ciò che accade e con esso il divenire delle cose che stanno per nascere. Riconoscendo con il loro aiuto i germi di ciò che può verificarsi si impara a prevedere il futuro e a comprendere il passato. La loro combinazione indica dei modelli per un'eventuale azione all'interno della situazione considerata.

I simboli sono universali e lasciarsi ispirare dalle loro immagini significa mettere a tacere la mente razionale e lasciar parlare l'intuizione, il cuore e la fantasia senza lasciarsi guidare da preconcetti rispetto alla situazione o alla persona che ha fatto la richiesta.

La domanda va fatta alle carte non alla persona che ci aiuta nella lettura, ella diventa tramite di un'energia e di un coinvolgimento biunivoco nell'accogliere le reciproche intuizioni.

La domanda deve essere chiara e precisa per non dare adito ad ambiguità: per fare un esempio non è il caso di chiedere: E' o non è... Non si può sapere se la risposta sarà riferita alla prima ipotesi o alla seconda.

Per l'interpretazione ci vuole tranquillità, concentrazione, non giudizio, capacità di lasciarsi andare alle immagini che sorgono e che vanno sempre confrontate con l'esperienza e le sensazioni del consultante.

Per un incontro con le carte: gioia.giorio@libero.it


mercoledì 27 giugno 2012

LE DEE DENTRO LA DONNA (J. S. Bolen)

Proposta di un corso artistico di ricerca interiore attraverso il mito e il colore

Nell'animo di una donna convivono molte dee

Ogni dea esprime un archetipo cioè un modello di comportamento, un modo di essere che la distingue dalle altre.
Ciò che desidera o realizza una donna può non avere senso per un'altra a seconda della dea o delle dee che agiscono in lei.
Conoscerle significa conoscere la propria persona, inoltre, permette di intuire il comportamento che ogni donna realizza più o meno consapevolmente.

Gli archetipi

Artemide, Atena, Estia rappresentano qualità femminili dell'indipendenza e dell'autosufficienza.
Era, Demetra e Persefone rappresentano i ruoli tradizionali di moglie, madre e figlia.

Ogni donna può rispecchiarsi in una delle sette divinità e magari rendersi conto che le sarebbe utile sviluppare modalità espressive che non ha ancora manifestato.

Attraverso le storie mitiche delle divinità femminili greche

Con l'uso dell'immaginazione guidata e il colore, è possibile contattare quella determinata dea per riscoprire i propri reali bisogni interiori.

Il corso si sviluppa in 7 incontri di 2 ore ciascuno, con cadenza settimanale

per info: 

049 637732 ore pasti

mercoledì 4 gennaio 2012

              Omaggio al Petrarca: "Solo et pensoso"
                           Incisione di Gioia Giorio
          
Fare Anima
Quando si inizia un percorso di individuazione vale a dire una seria ricerca della propria 'quiddità' e del significato della propria esistenza, la nostra aura si espande, ci connettiamo in rete con gli altri esseri, al di là del tempo e dello spazio e diventiamo attivi nei confronti della vita: facciamo anima. Entriamo così in uno stato di sincronicità e quello che succede in noi produce coincidenze significative fuori di noi: è l'effetto dell'apertura dei chakra alti, la nostra energia vibra al livello delle frequenze beta (dai 15 ai 40 cicli al secondo). Nei sogni appaiono figure luminose o dei  mandala, l'Io piccolo e l'Io grande entrano in contatto, andiamo oltre le  nostre facoltà biologiche e iniziamo a vivere la vita come un'opera d'arte perché la coscienza si espande. Entriamo in uno stato di attenzione e di accettazione, in uno stato di apertura del chakra del cuore, in uno stato di amore. Infatti, aprire il cuore significa prestare attenzione alla vita ed accettarla. Accettare la vita  vuol dire: 1) sapere che ciò che ci sta succedendo ci riguarda. Non importa se l'esperienza che stiamo vivendo è piacevole o dolorosa. L'energia negativa, infatti, non è frutto di sofferenza, è solo energia bloccata che si consuma in se stessa e fa ammalare. 2) vivere il presente come una ricerca, un'avventura. Quando  un'esperienza si realizza fino in fondo diventa sapienza e capacità di connettersi con l'energia dell'universo. 
3) cogliere l'esperienza del vivere come un gioco, con leggerezza, allora possiamo ricevere i segnali che   ci vengono dall'anima.
Quali sono gli atteggiamenti che ci impediscono di fare anima?
1)La non accettazione del corpo: il corpo è una polarità della coscienza, non è un oggetto è un alleato, non dobbiamo torturarlo, dobbiamo ascoltare i segnali che ci invia perché il corpo è l'interfaccia dell'anima con il presente. 
2)Le ideologie passivanti: -Il senso di colpa interpretato negativamente ci fa credere che certe  azioni siano irreparabili e l'ombra che cresce dentro si incattivisce e ci rema contro. L'universo non riconosce la colpa ma riconosce la responsabilità, se ci sentiamo in colpa non agiamo mentre, se è ancora possibile, dobbiamo cercare di rimediare -Il pensiero positivo quando diventa patogeno, nega l'evidenza e serve come anestetizzante impedendoci di cogliere i sintomi di disagio e di malessere. Il male esiste e va riconosciuto per affrontarlo, principalmente dentro di noi.